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Paese | Italia |
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Produttore | Tommasi |
Regione | Veneto |
Formato | 0,75 LT |
Anno | 2019 |
Dati Tecnici | Vigneti di proprietà a Sirmione coltivati a guyot con alta densità di impianto. Una parcella è su un terreno a base calcarea, variamente stratificata e argillosa, le altre due hanno una composizione più sabbiosa ed è ricca di limo. La selezione delle uve dal suolo argilloso conferisce corpo e struttura, il suolo sabbioso dona invece aroma ed eleganza. |
Gradazione | 12,5% vol. |
Temperatura Servizio | 10° - 12° |
Vinificazione | Il Lugana Le Fornaci è ottenuto da una accurata raccolta delle uve. Seguono fermentazione lenta a temperatura controllata (14°/18°) e sfecciatura per sedimentazione naturale. Affinamento per 3 mesi circa su fecce e lieviti fini a cui segue la maturazione in acciaio. |
Uvaggio | Turbiana 100% |
Descrizione Azienda | Tommasi Viticoltori presidia diverse zone vitivinicole nella provincia di Verona per un totale di 225 ettari di vigneti: 115 dentro la prestigiosa Valpolicella Classica, 110 in altre denominazioni veronesi delle quali la più importante presenza nella Lugana Doc con 45 ettari complessivi. Fondata nel 1902 da Giacomo Tommasi, l’impresa vitivinicola Tommasi, a oltre un secolo di distanza dalla nascita e con la quarta generazione attiva in azienda, risulta essere una delle realtà enologiche più vivaci e intraprendenti d’Italia. Grazie a una politica di investimenti che ha visto impegnata la famiglia Tommasi nell’acquisizione di terreni ad alta vocazione viticola, situati in particolare nelle zone della Valpolicella, del Prosecco, dell’Oltrepò Pavese, di Montalcino, della Manduria e della Basilicata, la cantina dispone oggi di circa 225 ettari vitati di proprietà, cui si aggiungono altri 27 ettari vitati in affitto. Con oltre un milione di bottiglie prodotte annualmente, l’azienda propone una gamma di etichette varia e vasta, dimostrandosi tra le migliori ambasciatrici del "made in Italy" del vino nel mondo. Per quello che riguarda l'espansione del gruppo aziendale all'interno del terroir lucano, non è possibile parlare di Vulture e del suo Aglianico senza citare la più importante delle aziende della Basilicata, Paternoster. Acquisita nel 2016 da Tommasi, è una cantina che in quasi 100 anni di storia ha saputo interpretare il territorio con una chiarezza e con una coerenza uniche. Situata a Barile, si estende su una superficie di circa 20 ettari vitati; nei vigneti, oltre all'uva regina di questa zona, l'aglianico, si coltiva anche un vitigno a bacca bianca, la falanghina.Tra questi spicca uno dei più grandi vini del Sud, quel Don Anselmo che ha dimostrato tutta la potenza e l’equilibrio dei migliori Aglianico del Vulture. Non solo però: Paternoster può vantare una linea produttiva che non lascia niente al caso, capace di valorizzare l’aglianico in ogni sua forma, con etichette come "Synthesi" e "Giuv" che, di anno in anno, si avvicinano alle vette qualitative più alte dell'intera gamma realizzata. Vini di raro fascino, caldi e meravigliosamente austeri, tutti nati da un’agricoltura biologica certificata. |
Abbinamento | Carni bianche, Formaggi freschi, Primi piatti con sugo di pesce, Risotti di pesce |